domenica, maggio 27, 2007

La Ballata del Mostro

Qui dentro questa stanza piccola
senza finestre ad aspettare
sarebbe bello che qualcuno mi dicesse almeno cosa fare
e all'improvviso penso a te e a tutto quello che dirai e penserai di questo posto
sono sicuro finirà tutto in una risata
ma qui mi chiamano già...il mostro

sono arrivati da manuale molto presto che dormivo ancora
mi hanno tirato giù dal letto in mutande con una signora
mi han detto solo stia tranquillo e si rivesta in fretta
è solo una formalità
ma mi hanno messo le manette e un sberlone in testa e via verso la libertà

non capisco cosa stia accadendo ma mi adeguo
faccio tutto quel che dite certo che vi seguo
ma vorrei morire adesso qui davanti al mio portone
che vergogna andare via così poi in questa condizione

e sono ormai dieci anni che sono qui e sono affezionato
anche se in verità che fossi io quel mostro non fu dimostrato
tant'è che adesso ho molti amici dentro
e molti fuori che mi vengono a trovare
ma non è della mia innocenza ma di cosa accade qui
di questo sì vorrei parlare

in questa cella siamo solo in cinque e dunque molto fortunati
abbiamo tutti i nostri comfort e allo stato siamo molto grati
abbiamo un bel bagnetto a vista e un angolo cottura
piccole foto alle pareti
così succede avvolte che mentre cucini il sugo si insaporisca anche di peti

non capisco cosa sia accadendo ma mi adeguo
tra una meningite e un funerale piango e prego
per i miei compagni che ogni tanto non li vedi più
quelli che non hanno resistito e in quelli c'eri tu

abbiamo anche il televisore con cento canali
c'è anche il cinema ed un bar
per questo a noi ci piace tanto di non stare fuori
vale la pena di aspettare

non capisco cosa stia accadendo ma mi adeguo
faccio tutto quel che dite certo che vi seguo
ma un paese degno si capisce dalla sua prigione
dalla dignità che meritano tutte le persone

qui dentro questa stanza piccola senza finestre ad aspettare
sarebbe bello che qualcuno mi dicesse almeno cosa fare

e all'improvviso penso a te
ti ho perso da una vita
dove vivrai in quale posto

sono sicuro finirà tutto in una risata
sai..non mi chiamano più il mostro

Fabio Concato

sabato, maggio 12, 2007

Un Sabato così...





















Ed eccoci al sabato...

Alla parola sabato associo immediatamente la canzone di Sergio Caputo e a quei versi un pò strambi che davano l'idea del tutto e del niente.
Di certo soprattutto in questi weekend qui a Monaco mi accorgo delle differenze e uguaglianze che ci sono tra noi ed i tedeschi.
Oggi sono andato a fare la spesa (come un bravo casalingo!!) recandomi in bicicletta al centro commerciale di Neuperlach.

Appurato che la tamarraggine di Ottobronx (dove vivo) è pari a quella italiana (Ottobronx = Sezze) lo stesso non si può dire per quanto riguarda il look soprattutto delle persone più anziane.
Qui penso che il paragone sia da farsi con i paesi anglosassoni.

Ed ecco un altro ricordo...Arancia Meccanica storico film di Stanley Kubric. Più che storico sarebbe meglio definirlo lungimirante e profetico in una visione della società che allora aveva fatto gridare allo scandalo per la cruenta esaltazione della violenza, ma che ahimè purtroppo oggi sembra nient'altro che il sommario dei fatti del telegiornale!!

Perchè Arancia Meccanica? Perchè quello che mi colpì del film, oltre a quanto detto, fu anche l'utilizzo del colore per rendere più paradossale il mondo attorno al protagonista. Quindi come dimenticare i capelli viola della mamma!!!

Ecco appunto... viola... io oggi girando per il centro commerciale mi sono imbattuto in almeno 4 ottuagenarie con capelli di colore (vado ad elencare): viola, rosso, verde tipo scarabeo, blu-bianco (che sembrava la bandiera di Monaco!!).
Dico io ma non si sentiranno a disagio mentre scarrellano il carrello della spesa?? E no dico io...perchè se ci mettete che mentre passeggiavo ho incrociato uno vestito tutto di pelle (calzoni,giacca e berretto che lo faceva tanto Village People!!) in zeppe con tacchi a spillo (che avrebbero fatto impallidire anche quei puffi dei Cugini di Campagna!!) allora il quadro ritorna.

Ma ero al centro commerciale o al Circo?? MAhhh

Cmq in Italia si continua a passare i pomeriggi in piazza; che così i bambini escono, gli compriamo un gelato, vedono i palloncini che volano in aria. Dico io (DICO) ma che cazzo mi stà a significare una giornata a favore della famiglia??
Ormai non si sa più cosa inventarsi...pur di parlare parlare ai quattro venti. Che poi direte quattro non erano perchè la gente c' era...ma per cosa.
"per salvaguardare la famiglia!" .. ma che mo le famiglie so in via di estinzione?? Ce mancava solo la Lipu appunto.

Cari miei, qui il problema della famiglia è il problema della stima reciproca, del diritto al lavoro retribuito con un salario adeguato, della voglia di creare una famiglia ma senza dover acclamare alla laicità o alla cristianità.
Io sono cattolico e frequento la chiesa, ma non per questo ritengo la convivenza o l'unione delle coppie di fatto un atto contro la Chiesa (con la C maiuscola perchè quella del papa!!).

Se a trent'anni devo rimanere a casa con i miei perchè:

1) Ho studiato fino a 26 (e mi è andata bene!!)
2) Ho iniziato a lavorare precariamente
3) Lo stipendio che prendo non è paragonabile a nessuno mio pari in Europa
4) Le case costano un botto e per accendere il mutuo devi fare salti mortali
5) Inoltre le tasse e quanto altro di più costoso comporta formare una famiglia

per tutti questi motivi un ragazzo come me (quasi trentenne) ha, non dico la necessità, ma la naturale inclinazione ad una convivenza che riduca il carico economico che una famiglia comporta.

Allora cari (miei direte voi...no) politici, invece di andare con i vostri cappellini in giro a manifestare le vostre opinioni (che poi vorrei vedere io quanti sono quelli divorziati o separati che ci parlano di Chiesa Cattolica e difesa della famiglia!!) perchè non andate a lavorare per garantire a noi giovani la possibilità di farci una famiglia.

E per finire permettetemi...Berlusconi VAFFANCULO ...con che faccia del cazzo mi vieni a dire che il manifesto ha offeso coloro che vivono di valori cristiani ...quando i tuoi giornali di merda, tra cui il primo è gestito dal tuo schiavo Feltrinello, impaginano copertine che devi ringraziare di non essere in un paese mussulmano che ti avrebbero già appeso al palo!!
VAFFANCULO perchè mentre te la spassi con 5 mignottelle che hai deciso di esaminare attentamente, poi mi vieni a parlare di valori cattolici.....

Ma VAFFANCULO!!!

martedì, maggio 08, 2007

Riflessioni Filosofiche

Oggi ho riversato la mia attenzione su un video presente sul sito della Repubblica. Questo video ritraeva un incidente stradale accaduto a Tel Aviv. La Tv locale per mezzo di telecamere di servizio per il traffico stradale, ha filmato uno scontro tra un motociclista ed un autoarticolato.
La notizia stá nel fatto che accaduto l´incidente nessuno ha fatto nulla per soccorrere il motociclista che scaraventato sull´asfalto ha aspettato chae qualcuno lo aiutasse ma in suo soccorso e´arrivata solo la triste signora.
Il video sconvolgente nella sua crudezza, mi riporta a discutere del rispetto e della umana attitudine di venire incontro al prossimo lasciando cadere qualsiasi investitura di carattere religioso.
C´e´ come una rabbia dentro di noi che ogni tanto ribolle e cerca di fuoriuscire. Una rabbia che noto in me per primo quando il minimo fastidio del normale vivere ci porta a doverci sfogare. Lo sfogo di per sé, se lo si analizza dopo l´evento, non e´ portatore di soddisfazione ma crea rimorso piuttosto che accrescita di instabilitá interiore.
Quando siamo in auto questo sentimento di superioritá emerge con rabbia, come a voler rompere le catene che lo tengono fermo, inchiodato durante le altre ore del giorno. La voglia di proclamare il proprio diritto di supremazia quando le altre auto ci devono dare la precedenza oppure la dimostrazione di grandezza nello sfrecciare sulle strade, ritengo siano esempi chiari di questo atteggiamento aggressivo.
In questo video la mancata corsa a soccorrere l´essere umano disteso sull´asfalto mi stringe la gola, mi fa male. Quell´animale che abbiamo dentro, come cantava anche Franco Battiato, deve essere placato perché é in gran parte colpevole delle nostre azioni instabili.
Basta a volte respirare profondamente, far ridurre i battiti del cuore, far si che ci sia qualcosa di bello che valga la pena di farci ridere e non cadere nella trappola della semplice aggressivitá.
Aggressivitá passiva nel caso filmato, oppure attiva nel caso della decisione di esercitare il proprio diritto di giustizia quando questa non viene esercitata dallo Stato in cui viviamo (e mi riferisco alla mail inviata sempre su Repubblica, da un lettore di sinistra che guardandosi dentro e cercando una risposta alla richiesta di maggiore legalitá si é venuto sentire meno di quell´anima progressista e non violenta).
Legge e repressione non devono convivere, la legge deve essere spiegata ed esercitata nel pieno convolgimento di tutti gli attori. Parlo sia di colui che viene punito che del punitore. Bisogna parlare alla gente per spiegargli cosa é giusto e cosa non lo é e soprattutto perché.
Quando sono a casa a Latina non ci penso due minuti a gettare a terra un pezzo di carta trovato sul parabrezza dell´auto, ma quando sono in Germania mi trovo a volte a raccogliere la carta per la strada e gettarla nel vicino porta rifiuti. Quelle due persone sono sempre io, ma quando sono in Italia l´educazione civica che mi é propria si allinea allo scarso senso civico comune.
Devo effettivamente riuscire ad invertire la tendenza e riportare a galla la parte piú schietta!!!

lunedì, maggio 07, 2007

Tecnologia al servizio del passeggero

Eccomi di nuovo di ritorno dalla Bella Italia...

oggi volevo raccontarvi in poche righe la figata made in Lufthansa che ho provato alla partenza lo scorso venerdì da Monaco.
All'aeroporto di Monaco esistono delle piccole "isole" di terminali che vengono utilizzati dai passeggeri che non avendo bagaglio da spedire (e pesare) si possono stampare by themself il biglietto d'aereo.
Basta inserire la carta "fedeltà" della Luft oppure la Carta di Credito con cui il biglietto è stato pagato su internet ed ecco che, dopo che la carta vi è stata risputata, avrete la possibilità di stamparvi il biglietto.
Prima però alcune domande di rito:
1) Viaggiate soli? (No con Dio!!)
2) Avete un bagaglio da spedire?? (Si e a chi lo dò...al PC??)
3) Scegliete il vostro posto

In quest'ultimo passaggio ecco apparire il disegno che riproduce tutti i posti liberi dell' aeromobile, semplice scelta e click!! Il biglietto ecco che è bello che stampato.

Dopo il passaggio al controllo di polizia si arriva al gate di imbarco ma anche qui alta tecnologia ci aspetta!!!
Quando l'imbarco viene aperto, ci sono per ogni gate due ingressi in cui basta inserire il vostro biglietto elettronico (come nei futuri tornelli della metro di Roma) che sarà aperto il passaggio!!!

Tutto molto figo, però io praticamente non ho mai dico mai mostrato un mio documento di identità...neanche al posto di check-in!!!

Spettacoloooo la prossima volta imbarco Babbo Natale :-)))))

Tschusssss