lunedì, agosto 29, 2005

Alzate la vela...si riparte!!


Eccomi di nuovo a voi...ma ci siete o siete ancora distesi sui vostri lettini a bordo spiaggia???
La mie micro-vacanze le ho passate nelle mie zone, tra amici e ragazza, pizze e concerti estivi...nel pieno relax.

A proposito della mia ragazza (Sossy), mi ha consigliato di rendere questo blog meno serio e ogni tanto scazzarare un pò tra le onde di questo mare...allora rientro con la voglia di parlare...di ricordi.

E' proprio verò che le cose ritornaro alla mente solo quando ne senti la vera mancanza: le mie vacanze hanno riportato alla mente quelle fatte nei periodi della scuola e prima di iniziare a lavorare.

Ve lo ricordate vero?? Quello strano odore nell'aria, quando negli ultimi giorni di superiori ci si preparava per l'estate...
Sì è vero c'era anche chi,per tutto l'anno era estate (tra un giorno di sega....ed un altro pure)!.
Quando nelle aule ormai chi aveva terminato tutte le sue belle interrogazioni, non c'era già più e a ricreazione ci si ritrovava in pochi a contare i giorni rimasti....
Quando pensavi: " Quest'estate la passo alla grande " e in mente i film americani di spiagge assolate e nelle orecchie le radio sparavano le hit che avrebbero formato l'immancabile Festivalbar.
Quando, e questo l'ho capito solo dopo, veramente potevi stare con la mente a zonzo...perchè non avevi esami a settembre....perchè non dovevi tornare alla routine lavorativa...perchè....

La mia non è nostalgia, solo la voglia di ricordare emozioni diverse da quelle di oggi; le mie vacanze sono state squisitamente rigeneranti per il corpo e per la mente, ma è proprio vero il sapore dell'estate cambia!!

Ogni tanto mi capita che assaggiando una fetta di cocomero, mi ritorni alla mente le volte che si sterzava lungo la strada per il mare per comprarne uno dai contadini che dall'oggi al domani mettevano su il loro banchetto della frutta e verdura. Più però che il ricordo visivo è quello olfattivo che mi ritorna al naso...il sapore è diverso...

venerdì, agosto 12, 2005

Movimento Italiano

Tra poche ore anch'io come tanti milioni di Italiani, mi metterò in viaggio per tornare a casa (nel mio caso per iniziare le ferie!!).
Avrò modo nei giorni seguenti di parlare dei viaggi agli inizi degli anni '60 che portarono a Torino la manovalanza necessaria per fare della FIAT l'industria Italiana per antonomasia.

Prima di lasciare per una settimana questo Diario di Bordo e concedermi un pò di relax sulla coperta di questa mia nave-gommone pirata lasciandomi cullare dal mare, il pensiero va a tutti coloro che quest'estate hanno deciso di non partire per le vacanze.

Perchè questa è la vera notizia cloue dell'estate italiana: "La percentuale di vacanzieri stranieri in Italia è diminuita del 1%, mentre degli italiani del 4%".

Forse pian piano sarà giunto il momento di dire basta all'ormai noto caro prezzi perchè siamo stufi di pagar tanto, troppo e troppo spesso.

Chi si ricorda più quando un cono gelato costava solo 500L ...con panna e doppia panna? Ormai il minimo sindacale per gustare questa delizia estiva è 1.50€ = 3.000L circa del vecchio conio perchè?
Vuoi vedere che, anche le mucche che producono il latte necessario per il dolce gelato si siano limitate a mangiare l'erbetta fresca perchè costa troppo???

Vabbè troppe domande e una sola risposta: anch'io disobbedisco e queste ferie le faccio al "mare di casa", al max 2 giorni in tenda e via....

Saluti da Ale il Pirata vagabondo nel mare della vita

martedì, agosto 09, 2005

La mia città


Non mi sento di appartenere a Latina.

Penso che di questo, molti dei miei amici e non, ormai ne siano convinti.
La mia non è un'antipatia nata dall'oggi al domani, ma cresciuta dopo attente valutazioni evolute nel vivere quotidiano.
Partiamo col dire che essendo nato a Frosinone, forse sarà genetico provare una certa ostilità nei confronti di questa città che da 27 anni mi accoglie.

Ne parlo ora che abitando a Torino posso fare, almeno spero,un'analisi più asettica data la distanza, basandomi sul motivo:"Occhio non vede, cuore non duole!".

Penso a cosa significa essere fiero di nascere in una città: mi vengono agli occhi immagini di feste popolari, di rivisitazioni storiche e musiche suonate da chi in quella città ha posto pietre fondanti. Tutto ciò sarà capitato certo anche a Latina, ma da coloro che una genia già l'avevano in altri lidi; veneti, emiliani per primi che con la loro fatica hanno bonificato il tutto sotto l'elgida del pelato duce.
Successivamente i campani hanno portato il sole del sud con tutte le problematiche annesse.

Come però dimenticarsi degli zingari, che pur non avendo partecipato attivamente alla fondazione architetturale ed urbana, hanno mantenuto sempre viva la loro posizione di strafottenza delle leggi cittadine placidamente alla luce del giorno.

Ai miei occhi tutto questo non può creare una tradizione della città (al giorno d'oggi Latina ha 81 anni) nè tanto meno la possono creare coloro che si adoperano per renderla più moderna.
Non parlo di persone, parlo di mentalità che ormai fa dell'apparire il suo punto di forza per non lasciarsi trasportare dal vivere senza bandiera (araldica naturalmente).
Sfreccianti auto di lusso, vestiti all'ultima moda, telefonini e gadget elettronici ultra moderni, mi dirai: "queste cose ci sono anche a Milano,Roma ed altre 1000 città".
Ma il fatto è che nelle 1000 e più città ci sono delle ben nette differenze tra le classi medio alte borghesi e quelle piccolo borghesi; sembrerebbe come se il 68 a Latina non ci sia mai stato.

Il figlio del contadino come quello del proprietario terriero raggiungono gli stessi target:
l'uno puntando sui debiti del padre che non vuole far crescere un figlio inferiore dell'altro, l'altro puntando sull'incoscienza di far crescere il figlio senza la consapevolezza di cosa significhi realizzarsi con fatica!!!

Rimango senza fiato davanti a scene che rievocano accadimenti del passato (ad esempio il Calendimaggio di Assisi a cui ho partecipato attivamente quest'anno) e a che cosa lo posso paragonare? Agli eventi di moda e spettacolo in P.zza del Popolo?

Una volta Pennacchi (parente dell'omonimo a cui si è dato il nome al grattacielo), di cui si conosce l'identità politica disse: "Perchè non si recuperano le radici storiche di questa città partendo dal suo vero nome: Littoria. Senza appesantirle di tutti i connotati politici ma con lo spirito storico evocativo".

Non mi era sembrata una brutta idea, è sempre meglio ricordarsi da dove si viene senza vergognarsi di avere un passato.

lunedì, agosto 08, 2005

Decisione al 90° minuto!

Cosa è più giusto scegliere tra rimanere o andare? Tra aspettare, rimandare o accettare??

Questa domanda me la sono posta più e più volte, prima di decidermi di partire alla volta di Torino.
Ma il busillis rimane: sarebbe stato più opportuno aspettare altre proposte che fossero più appetibili economicamente e magari in un raggio lavorativo più vicino a Latina, oppure partire verso quella che sembrava un'avventura in tutto e per tutto.
Perchè, non posso definirla in modo diverso, per me questa è un'avventura dove il luogo dove abitare, il lavoro, le persone rappresentano nuovi partecipanti e ambienti tutti da scoprire.
Certo con l'estate imminente, era tanta la voglia di rimanere a casa dove il mare è distante solo 10km invece che partire per Torino dove il mare se lo sognano...e pure quello ligure!!

Ritornando a bomba, tutto si centra sulla questione di carattere nazionale che ricopre in tutto e per tutto la problematica del lavoro in italia: entrare nel mondo del lavoro.

Ma quanto è difficile solo almeno affacciarsi per bussare alle porte di cosa poi?
Certo paradiso, non si può definirlo proprio, dato che il viatico è tortuoso sin dall'inizio.
Tutti ti dicono:"Manda i curriculum via web, cerchi le aziende e mandi una mail!". Sembrerebbe tutto molto semplice, però immaginate voi chi dall'altra parte deve ogni giorno leggersi decine e decine di CV; oltretutto le aziende fanno ormai da anni riferimento a agenzie di lavoro che cerchino manovalanza per loro.

Ed ecco comporsi il puzzle del magico mondo di lavoro: Azienda -> Agenzia Interinale -> Agenzia di Consulenza -> Lavoratore. Vien da sè che ad ogni freccetta lo stipendio viene decurtato a colpi di mannaia per rimanere una poltiglia di piccole dimensioni in mano al giovine lavoratore.

E pensare che all'Università aleggiava ancora la voce di un lavoro certo...addirittura c'erano coloro che raccontavano che aziende di alto livello c'avrebbero contattato prima della laurea!

Cose di un altro mondo... o forse paese europeo!!!

venerdì, agosto 05, 2005

Tutto ebbe inizio quando...

Prima d'iniziare a lasciare traccia delle mie impressioni e sensazioni riguardo a questa nuova avventura, mi sembra doveroso fare un breve riassunto su come questa storia ha avuto inizio.

Prima di partire alla volta di Torino, trascorrevo gli ultimi giorni di servizio militare a Pratica di Mare come ufficiale di complemento in attesa di sviluppi decisivi per un futuro lavorativo.

A dirla tutta, speravo che una volta finito la naia (mmmmm proprio naia non è stata!!), potessi godermi l'estate alle porte: il caldo degli ultimi giorni di primavera e il risvegliarsi degli ombrelloni sulle spiaggie di Latina, erano preludio per me di giornate passate spaparanzato sotto il sole pronto per essere cotto ben bene.

Ma una telefonata, l'ultima settimana da ufficiale, ha ufficialmente dato inizio ad una nuova avventura nata ed evoluta così in fretta che devo fare ben mente locale e ritornare a quei pochi giorni di preparativi e decisioni da prendere....

Iniziamo...l'avventura


Proviamo a vedere come iniziare il mio racconto...sperando sia una possibile guida per chiunque debba per lavoro o per "scelta" trasferirsi in un'altra pertre d'Italia o del mondo.