mercoledì, gennaio 28, 2009

Capitolo 1. Il Bus (prima parte)










Iniziamo questo primo capitolo parlando dei mezzi pubblici di Monaco e tutto ció che li rende affascinanti e strani al contempo.


Sicuramente una delle cose che fa di Monaco una cittá a misura d´uomo, seppur non cosí piccola, e´ la grande rete di tram, metro (S-Bahn e U-bahn) e bus.


La differenza tra S-Bahn e U-Bahn....e´ che nella prima ce stá la S nella seconda la U.


Detto ció passiamo a riportare alcune esperienze di vita vissuta dal sottoscritto che meglio vogliono mettere in evidenza il carattere teutonico nei riguardi dei mezzi di trasporto pubblico.

Inizierei con il mezzo che utilizzo giornalmente per spostarmi e per andare al lavoro....


Il Bus


Nei Bus di Monaco l´attenzione per la pulizia é sempre ricercata, al punto che ogni autista (di solito) nei momenti di pausa da una spazzatina al suo caro e vecchio carrozzone.

La stessa gentilezza prestata al mezzo, non é sicuramente pari nei riguardi di chi cerca in vano di salire sul bus una volta chiuse le porte.


Scena 1 ovvero scendi che poi sali


Immaginatevi una piazzola di sosta ovale, dove da un lato i bus arrivano e scaricano la gente e dall´altro lato la fanno salire.

Una volta io, Salva ed un suo amico decidemmo di prendere il bus per arrivare in una zona periferica di Monaco. Era l´inverno del 2006, quello in cui la neve aveva raggiunto livelli storici.

Faceva cosí freddo, che alla fermata i pinguini ci davano le pacche sulle spalle incoraggiandoci!


Da lontanto vediamo il bus...bus = riscaldamento = calduccio


Arriva....scendono le persone...e noi (insieme ad altri) saliamo. Ad un certo punto sentiamo l´autista sbraitare qualcosa che per me era (e resta ancora) arabo.


Salva mi dice: "L´autista ha detto che dobbiamo scendere, aspettare che faccia il giro della piazzola, e risalire dall´altro lato"

Io chiedo il perché e Salva: "Perché se caso mai qualcuno si facesse male nel fare la curva, la responsabilitá ricadrebbe sull´autista"


Cioe´ 20 metri, forse 10 e tu mi fai scendere ricongelarmi e risalire????


Scena 2 ovvero non ti faró mai salire


Un´altra piazzola, davanti alla fermata di Ostbahnhof (una delle due grandi stazioni dei treni di Monaco). Il bus chiude le porte si muove di 1 cm e si ferma perché gli altri bus in fila non gli permettono di avanzare, in fila aspettando che il semaforo piú giú diventi verde.


Io busso alla porta del bus che é ancora attaccato al marciapiede della banchina...l´autista fa finta di non vedermi e poi....dopo avermi prestato gentilmente attenzione, con la stessa gentilezza mi dice che no...che é´giá partito.


Partito de capoccia dico io!!! Ma te sei mosso de 10 micron e non me fai salire???


Un´altra chicca tutta tedesca é la capacitá di non riuscire ad occupare uno spazio pubblico per quanto possibile.

Addirittura sui bus c´é una scritta: "Per favore scorrere verso il centro e lasciare lo spazio antistante la porta libero".

Ma niente...non riescono a capirlo!!! E quindi se ti fermi un attimo mentre cammini e guardi dentro il bus che ti sta passando davanti, quello che vedi é un grumo di persone in piedi davanti l´entrata, molte persone sedute ma il vuoto lungo la parte restante del bus.


Scena 3 mo te sbrago a terra sta vecchia!


Eccoti quindi ogni volta a lottare con la vecchietta di turno che non si sposta...scusi dovrei passare....niente é pure sorda....e quindi vai di spintone e relativi...ma che maleducazione...ma che screanzato....ma li mortacci tua!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Ale,

che dire?

Non potevi scegliere tema migliore per cominciare a parlare dell'esperienza di vita in terra bavara.

Porto anch'io il mio piccolo contributo a questo capitolo 1°, raccontando due episodi accaduti in metropolitana. Entrambi hanno a che fare con i vecchi treni della U-Bahn.

Cio' che sconvolge sicuramente il visitatore straniero sui vecchi treni della metro qui a Monaco, e'l'annuncio della fermata in arrivo via microfono fatta dallo stesso conducente, immancabilmente bavarese doc.

I simaptici conducenti, pero', nell'ora di punta, non si limitano ad annunciare la fermata, bensi' si arrogano il diritto di impartire veri e propri ordini a tutti i passeggeri.

Esempio 1: all'approssimarsi della tanto temuta stazione di Sendliger Tor (dove sale e scende il mondo), il tipo urla "DISTRIBUITEVI BENE LUNGO LA BANCHINA, ABBIAMO 16 PORTE, HO DETTO STARE INDIETRO!!!!!"...della serie "fai un passo e sei morto!"
Nessuno si arrabbia, nessuna reazione di disappunto, i tedeschi seguono gli ordini imperterriti...

Esempio 2: questa volte e' una simpatica bavarese alla guida. Ci avviciniamo sempre a Sendlinger Tor,e data l'enorme massa di gente in movimento, lei inizia ad urlare "RESTARE INDIETRO; RESTARE INDIETRO; HO DETTO RESTARE INDIETRO!POSSIAMO RIMANERE QUI TRE ANNI;C'E' UN ALTRO TRENO NEL TUNNEL CHE ASPETTA;HO DETTO RESTARE INDIETRO!"...e anche qui gli autoctoni non fanno una piega...

se tutto cio' accadesse in Italia secondo me denuncerebbero il conducente alla neuro.

tschüssi
Paola