martedì, settembre 06, 2005

Nostalgia



La nostalgia rende ignoranti...

Non è una battuta, ma ciò che Milan Kundera c'ha lasciato nel suo libro "L'ignoranza" che a prima battuta potrebbe far ridere pensando a quanta ce ne è in giro e alla alta velocità di riproduzione.
Ma, come direbbero Aldo Giovanni & Giacomo, ignorante nel senso che ignora!!

Era estate e mi ero lasciato da pochi mesi con la ragazza con cui ero stato per più di cinque anni; cercavo un pò di relax e pensavo che il titolo sibillino potesse essere da presagio ad una lettura "da spiaggia".
Dopo le prime righe, invece, mi sono reso conto di essermi imbattuto in una storia molto profonda con risvolti che parevano essere presi da esperienze personali (e forse non solo mie).

Il fulcro della storia si basa sul ritorno in patria di una ragazza che per motivi personali era emigrata all'estero e lì aveva vissuto per molto tempo, prima di tornare in patria.
Fin qui sembrerebbe una storia come tante altre, ma Kundera pone l'accento sulla capacità di dimenticare facilmente i migliori pensieri della nostra vita mentre rimangono aperte finestre su cortili dove l'erbaccia è cresciuta troppo.
Una donna ritorna a casa, i luoghi non sembrano essere diversi da quelli che aveva lasciato 20 anni prima, i rumori gli odori si sovrappongono a quelli di un tempo; ma al contatto con le persone che l'accolgono al ritorno, si rende conto che la sua voglia di riportare alla luce vecchi momenti belli e brutti si scontra con l'incapacità di esautorare questa richiesta per chi ha vissuto un altra vita un'altra storia.
Un uomo torna in patria, per i problemi che non ha voluto risolvere. Come molti, ha deciso di non affrontare la vita che si era fin lì (ri)costruita ma ripartire dal via.
I due s'innamorano, ma la falsa sovrapposizione dei loro ricordi sul passato comune, si frantuma come la memoria che piano piano scivola nell'ignoranza di chi non s'accorge che il tempo non aspetta tempo.
Kundera esprime al meglio questa quotidiana incapacità di sapere dove stiamo andando, per l'incapacità di fermare il mondo che troppo spesso curva all'improvviso nel suo procedere in linea retta, forse per aver distrattamente ignorato l'esperienze passate.

Io da parte mia, lascio a voi la lettura approfondita del libro, però spero di rimanere saldo ai ricordi che impressionano la pellicola della mio album fotografico. La nostalgia mi aiuta a ricordare e rimanere fedele e vicino a chi mi vuole bene, come un' "affinità elettiva" che riavviva il sapore originale ogni volta che ritorno a casa...


Leggendo qua e là:

L'ignoranza di Milan Kundera

Alla Ricerca del Tempo Perduto di Marcel Proust

Le Affinità Elettive di J.W. Goethe

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