lunedì, agosto 06, 2007

Riflessioni d'Estate

Oggi riflettevo su un pensiero che da un pò di tempo affatica i miei 3 neuroni.
La mia presenza in Germania si deve assolutamente e solamente ad un motivo di lavoro, non per altro che nella mia personale cartina geografica europea la Germania prima di un anno e passa fa non esisteva neanche.
Diciamo che tra Francia e le zone dell'Est Europa, per me c'era qualcosa che mai avrei pensato di visitare...ed invece....never say never!!

Comunque il discorso nasce da una riflessione sul significato del lavoro. Generalmente ogni uomo lavora per accrescere il proprio benessere economico e le proprie possibilità di mantenere uno status durante il percorso sulla Terra.
Secondo significato che penso sia da associare al lavoro è quello della soddisfazione personale, da piccoli ci piaceva tanto sentirci dire "Ma che bravo bimbo che sei!!" e questo è quello che ricerchiamo ogni volta che il lavoro che facciamo porta a dei risultati positivi.
Che poi nessuno, o meglio difficilmente ci venga riconosciuto il merito dei nostri sforzi questo è un altro discorso.

Ma quello su cui continuo a riflettere è diverso dalle accezioni di cui sopra. Io immagino che noi tutti lavoriamo per un fine comune, in cui però non si riesce a vedere il collegamento tra gli sforzi dei singoli.
Non prendetemi per megalomane, ma al massimo per visionario.. però non sembrerebbe anche a voi più nobile il solo pensare al proprio lavoro come elemento seppur piccolo, ma fondamentale per il cammino dell'umanità?

Lasciando perdere qualsiasi aspetto machiavellistico del caso, ho cercato nei giorni passati di pensare a qualcosa di più nobile del 27 del mese nel mio cc e di più grande del risultato di un documento di buon valore.
Sono convinto, che ogni cosa che noi facciamo durante il lavoro, sia di aiuto agli altri (magari non direttamente); anche la sola presenza fisica di una giornata lavorativa con risate e litigate tra colleghi, risulterà per tutti un esperienza di una sola giornata ma da condividere in molti.

Un motto di natura scientifica diceva che una farfalla in Africa che sbatte le ali potrebbe causare un uragano in America. Mi piace pensare che quella farfalla possa essere ognuno di noi e che l'uragano sia il cammino tortuoso della civiltà.

Saluti

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