venerdì, novembre 11, 2011

Presupposti sbagliati: Cercare casa in Germania



In questi giorni pensavo che vivendo in Germania ho vissuto esperienze che nascevano da fraintendimenti e predisposizioni mentali.
Partiamo da questo punto. I tedeschi sono precisi ma la precisione non deve essere confusa con la correttezza.
Bisogna cercare di lasciar cadere il solito luogo "Germania tutto perfetto tutto corretto", purtroppo non é cosí. Non é cosí in Germania, non lo é in Giappone e molto probabilmente non lo é in Tanzania.
Affrontare determinate situazioni partendo da presupposti sbagliati crea molto spiacevoli malintesi.
Sempre parlando per proverbi "Mogli e buoi dei paesi tuoi" rimane un detto che non si deve dimenticare appena si valica la frontiera.

Finché non si accettano le condizioni del gioco, vivere all´estero puó risultare fastidioso perché le regole non sono le stesse...anche se sulla carta potrebbero risultare tali.

Passo ad un esempio che vi schiarirá l´idee. I miei amici italiani che vivono in Germania sono pregati di annuire a fine post!
Affittare una casa in Germania? Si cerca la casa, ci si mette in lista e se si viene scelti si firma il contratto.
Fin qui tutto chiaro.
Il padrone di casa cambierá atteggiamento a seconda delle situazioni:

Durante la prima visita della casa ----> gentile
Durante la firma del contratto ---> amicone
Durante il controllo di chiusura contratto ---> il piú stronzo sulla faccia della Terra.

Perché "stronzo"? Perché crollerá quella vostra idea di correttezza che avevate fino all´ora riposto in lui e quindi in tutta la popolazione che lui rappresenta.
Il vostro padrone di casa (che di li a pochi secondi diventerá ex) vi cercherá di spillare fino all´ultimo centesimo dalla caparra che gli avete lasciato ad inizio contratto, adducendo le scuse piú varie e fantasiose ma purtroppo per voi non coperte dal foglio di "controllo della casa" che avete firmato lo stesso giorno del contratto.
Ecco che usciranno danni da voi mai fatti, pulizie non effettuate, piccole magagne che voi non avevate notato dall´inizio o che pur avendole notate non le avevate fatto presente al momento opportuno.
La lista delle "scorrettezze" a fine contratto é delle piú svariate e molti dei miei amici potrebbero aggiungere nuovi casi. Peró riflettete con me: se quanto scritto lo facciamo accadere a Roma, Torino, Napoli o Catania...qualcuno mi risponderebbe: "Embé é normale. Te stanno a cercá de fregá!".
Invece perché dovrebbe non essere normale in Germania?Perché si pensa che in altre parti tutto debba essere migliore?

Consiglio di cuore: In Germania vale la regola aurea "Nero su bianco". Non fidatevi di una risata, di una battuta sulla bella Italia. Cercate di riportare lo stato delle cose su un bel foglio di carta e fatevelo firmare.
Vi rispiarmierete seccature, litigi e soprattutto la classica delusione di chi viveva di un presupposto sbagliato!


mercoledì, novembre 02, 2011

Negrita Dannato Vivere

Immagine


1. Junkie Beat
2. Fuori Controllo
3. Brucerò Per Te
4. Immobili
5. Per Le Vie Del Borgo
6. Il Giorno Delle Verità
7. Dannato Vivere
8. La Vita Incandescente
9. Un Giorno Di Ordinaria Magia
10. Bonjour
11. La Musica Leggera è Potentissima
12. Panico
13. Splendido

La 1. ha un riff molto accattivante e ricorda in alcuni passaggi la traccia  "il ballo decadente" del precedente album. La seconda traccia invece ha una base rock sostenuta dalla chitarra con ua-ua. Il sistema di coro a controcanto si ritrova anche in questa canzone con tematica dedicata alla triste attualitá del nostro Paese. Le 3. é l´apripista dell´album, hit che sta passando in questi giorni per la radio. Il testo supera la solitá banalitá di amore-cuore raccontando i sentimenti di chi dopo anni si accorge che il suo amore é rimasto sempre lí, accanto a colei per la quale brucia. "Immobili" la traccia 4 con un testo urlato a tutti coloro che non vogliono subire immobili le incertezze della vita .La numero 5. ha un ritmo rock-elettrico; la canzone ha un testo un pó banale e manca di mordente nel riff.
Fino ad adesso mancano gli assoli belli spessi di Drigo, che non si é ancora fatto sentire....passiamo alla prox chanson.
"Il giorno della veritá" ricorda nell´incipit una canzone di Battiato cantata dai Baustelle. Strana canzone, di certo non nella tipologia Negrita, ma ci piace ogni tanto uscire dagli schemi!
La 7. passa senza tanto brio se non in alcuni spunti nel finale della canzone, mentre la 8. "La vita incandescente" ha un qualcosa del Liga; mi piace la voce chiara di Pau probabilmente sará la prossima hit lanciata per sponsorizzare il disco. Drigo dove sei??? Mi spari un assolo con overdrive per effetto, ma questo me l´aspetto ormai piú dal Liga che non dai Negrita!!
Ed ecco la chanson etnica con rasta featuring, "un giorno di ordinaria magia" gioca con il titolo del film ed il testo é vicino allo street theme tanto caro ai Negrita; dove ci si racconta come é la vita da rockstar andando in giro un pó gitani per il mondo.
La 10. scherza con un intro famoso dei Rolling Stones anche se il testo non parla di sesso, droga e R&R bensí un pochino troppo stupidino. Una canzone del genere te l´aspetti dalle Vibrazioni o gruppetti amortematici!!!
La 11. sembra fare eco alla canzone degli EELST "Rock and Roll" dove vengono sbeffeggiati vari generi musicali. Peccato c´era tutto il tempo per un bell´assolo a fine traccia....perso anche questo treno Drigo?
La 12. la salto mentre la 13.  molto "Zero Assoluto" style ma con il sound che si basa sul flanger della chitarra e poi cambia in un ritmo elettronico vicino nuovamente al Battiato di una volta.

Valutazioni dopo il primo ascolto:

Questo nuovo album dei Negrita é lontano dal buon prodotto confezionato con il precedente "Helldorado". Le tematiche sono meno incisive e politically scorrect del precedente, fatta eccezione per le tracce 1. e 4. Il resto sembra un pó del tipo "giá sentito" e soprattutto manca veramente il soundgraffiante, pimpante, da "spacco tutto" dei Negrita di Tonight e Cambio. Manca anche la chitarra di Drigo che per tutto l´album sembra che debba sparare a cannone prima o poi...ma purtroppo é poi...alla prox!