lunedì, maggio 18, 2015

Barcellona 14-17/05/2015

Sottotilolo: “ed il trenino dell’amore va e va...”

Questo post ha l’aria di essere il solito post a corollario di una vacanza passata con gli amici. Ma é qualcosa di piú.

Se avessi la capacitá di illustrare i miei ricordi in fumetti di china nero lo farei come solo sa fare il grande zerocalcare, mettendoci dentro quegli istanti che ti rimangono dentro per sempre.

Sono passati quasi 10 anni dal nostro primo incontro. Una figura demmerda colossale.

Un collega mi dice: “ci sono degli italiani che si trovano ogni tanto per mangiare una pizza o fare una partita di calcetto, dai una letta al sito italiansonline.”.
Cerco, trovo, scrivo e subito un ragazzo mi risponde: “Se ti va ci si trova domenica ad un bruch al Wassermann”.

Ho addomesticato sin da piccolo la mia timidezza, trasformandola in quell’aggettivo con cui le mie maestre mi apostrofavano...estroverso; quindi domenica ero lí. Seduta davanti a me colei che sarebbe poi divenuta mia moglie ed altre persone come lei mai viste prima.

Ad un punto entra lui, lo  riconosco dalla foto del profilo.
Io preso da un lancio di emozione mista ad “almeno questo lo conosco” tendendogli la mano per presentarmi gli quasi-urlo in faccia: “Mitico tu sei Pasquale vero?”. 
Lui: “Veramente io sarei Salvatore” e mi sorride! Figura demmerda colossale!

Estroverso e pertinace, accoppiata atomica...diabbolica direi. Alcuni giorni dopo ero nel gruppo, mi ci trovavo bene. Essere all’estero contenti di esserci, ogni tanto sparlicchiando con qualcuno di questa nuova esperienza.
Ma con alcuni di loro c’era qualcosa di piú. Forse aver vissuto esperienze simili nel passato, forse l’area geografica di provenienza, forse magia.

Mesi dopo mesi si é creata l’alchimia che ha messo in moto la nostra amicizia.
Abbiamo passato insieme momenti unici come le due volte ad Erlangen, le cene maschie, le partite di squash, le notti dei musei aperti. Poi io e Manu abbiamo lasciato Monaco per una nuova avventura ma un’amicizia con la A maiuscola non ha limiti spazio-temporali.

Il trenino dell’amore ci ha riuniti di nuovo a Monaco (con traversata Bruxelles-Monaco in auto), in montagna (Hütte amica mia), al mare (in Sardegna per il mio ed il matrimonio di Davide), sui laghi, sotto l’ombra di castelli (Füssen 2014).

Il trenino dell’amore ha visto alcune persone salire per un attimo (giusto per aprire qualche birra collidenti) ed altre scendere forse per sempre (ma noi ti aspettiamo ancora Dimitri!).
E non si é fermato neanche con l’arrivo di tre pesti bellissime: Emilio, Lorenzo e Giacomo.

Siamo ancora lí; seduti a tavola (il cerchio magico che ci riunisce sempre) sorridenti e felici, con un pó piú di capelli grigi in testa forse (Marco e Davide a parte) ma come dice quel cantante "forse la vita sta tutta qui".