mercoledì, marzo 20, 2013

7 mesi dopo il big bang a Bruxelles

Sono giá passati 7 mesi da quando abbiamo abbracciato a manu prena il cavoletto piú famoso al mondo.
Faccio o meglio cerco di fare una prima stima delle nostre impressioni (di settembre anche siamo ad Aprile) consapevole che stiamo ancora in una fase "turistica" della nostra vita belga.

Molti amici e conoscenti ci hanno chiesto "Com'é Bruxelles? Come vi trovate? Vi manca la Germania? E l'Italia?".

Allora un pó alla volta cerco di buttare giú delle risposte:

Bruxelles é una cittá cosmopoliglotta a prevalenza francese. Per me é come vivere a Parigi solo in piccolo.
Camminando per le vie del quartiere Schaerbeek dove viviamo, si possono ascoltare diverse lingue anche se poi si comunica in francese.
Di francese ritrovo lo stile bohemienne / liberty di alcune bellissime case, il gusto nel mangiare, il sapersi vestire.
Al momento ci sentiamo immersi in un tessuto sociale che non riconosce una sola nazionalitá. Avere la carta d'identitá e la patente belga, mi fa sentire parte di questo piccolo paese anche se formalmente rimango uno straniero. Uno straniero peró come la stragrande maggioranza degli abitanti della cittá. Ecco dunque che, l'assenza di una forte identitá cittadina mi permette di non sentirmi poi cosí etranger.
Ho trovato quindi una mia collocazione cosa che in Germania non riuscivo a trovare, forse proprio per il non riuscir (mia natura)ad abbracciare in toto la struttura ferrea della mentalitá tedesca.
Ho perso gli amici in primis, anche se grazie a Skype et similia si rimane in contatto. Ho perso il perfetto ed oliato meccanismo dello Stato tedesco. E parlo di burocrazia e parlo di servizi al cittadino.

No, non mi manca la Germania anche perché dista poco piú di un'ora d'auto. Devo dire grazie ad un paese e popolo che rispetto e che mio malgrado, ho scoperto con difficoltá. Manu dice che é colpa delle brutte esperienze con i padroni di casa a Monaco, se il mio livello di affezione verso il popolo tedesco non ha mai raggiunto il 100%.
Puó darsi, io continuo a pensare che il mio essere "pazzarello" poco ha a che fare con la mentalitá tedesca.

Ho trovato la possibilitá di avere l'Europa a portata di treno, aereo, auto.
7 anni di vita all'estero mi hanno reso consapevole di una cosa: vivere all'estero mi piace.
Sará forse che non ho radici forti nella cittá da cui vengo (Latina) ma in cui non sono nato (Frosinone).
Sará che i vincoli familiari e parentali non sono mai stati cosí stretti.
Sará che ormai la nostalgia é stata assimilata alla luce di una famiglia costruita pian pianino qui fuori dall'Italia.
Comunque sia, mi ritrovo cittadino europeo con la voglia di viaggiare e vivere l'Europa.

Ecco che Bruxelles é la cittá ideale, perché in 1ora e 30min sei in centro a Parigi ed in 2ore e passa sei a Londra spostandoti comodamente con il treno.

Questo é quanto per adesso...vedremo come evolveranno le cose :-)

martedì, marzo 12, 2013

Il guinzajo

Sarà stata la fiction di ieri dedicata ar maestro Trilussa, sarà stato il seguente programma di politica da salotto fatto stà che mi è venuta voglia di scrivere questa piccola storiella

E' notizia de oggi sui giornali 
un branco de cani pe difenne er padrone 
s'è radunata nella casa do pe legge semo tutti uguali. 
Non so i latrati ma la disperazione 
de tornà randagi senza denti 
quanno non è l'osso ma il guinzajo 
che li fa da omini animali.