lunedì, dicembre 12, 2005

Abbasso le FFSS!!


Carissimi, nuovo post nuovo incazzamento contro le simpatiche sempre più FFSS.

Durante le ultime festività sono tornato a casa per passare il ponte dell'Immacolata con i parenti.
Ieri sera ho preso come sempre il treno espresso alle 23:50 (30 min classici di ritardo) che fa la tratta Napoli - Torino, prenotando anticipatamente il posto in seconda classe pronosticando l'ingente quantità di persone.

Sul biglietto c'era scritto:
Carrozza 3 Posto 111...peccato che la carrozza 3 del treno 806 aveva posti fino al 106!!!
Praticamente Trenitalia aveva venduto prenotazioni di posti in seconda classe che però non esistevano...immaginatevi quante altre persone sono salite avendo prenotato posti invisibili (aumentando l'entropia, riducendo la capacità di vivibilità già precaria a bordo delle obsolete carrozze delle FFSS).
Io ho sentito un ragazzo che aveva prenotato il posto 125!!!
In poche parole mi sono fatto il viaggio in piedi o seduto per terra sul corridoio avendo in mano la prenotazione di un posto fantasma.
Naturalmente i controllori e il capo treno si sono guardati bene di farsi vivi per tutto il tragitto.
Alchè al mio arrivo a Torino ho chiesto al capo stazione come comportarmi per il servizio non erogato; lui, anzi lei, mi ha detto che l'ufficio accoglienza sapeva tutto e avrebbero rimediato ripagandomi l'intera somma del biglietto (prenotazione di 3 euro più il biglietto intero di 31,50).
All'ufficio informazioni invece (ma guarda caso me l'aspettavo!!!) mi hanno detto che nelle loro tariffe di reclamo tabellari la mia situazione di reclamo non era presente...quindi avrei dovuto compilare una domanda di rimborso alle FFSS e che forse mi avrebbero rimborsato del 10% 0 20%!!!

La pubblicità recita "stiamo lavorando ad un'altra storia" ma la verità è che ci prendono in giro sia in TV che ogni volta che una persona mette piede sui treni.

Non mi fermerò qui ho intenzione di scrivere al movimento anti TAV e a varie testate giornalistiche e radiotelefoniche almeno per mettere in luce i fatti da DENUNCIA capitatami.

lunedì, novembre 28, 2005

Tutta un'altra storia!!


Nuovo viaggio di ritorno da Latina alla volta di Torino...

...i treni queste macchine meravigliose, al punto che nel fantastico (per noi amici pietra miliare della cinematografia italiana!!) "Non ci resta che piangere" si inserisce come improbabile scoperta di un Leonardo finanziatore al 33% insieme a Roberto Benigni e al rimpianto Massimo Troisi.
Sembra però che dalla scoperta di Leonardo, (per dir la verità l'inventore della Locomotiva fu il pioniere dell'ingegneria moderna George Stephenson), a tutt'oggi questo mezzo di locomozione sia stato trascurato dalla tecnologia che invece ha spinto sopratutto nel settore automotive.
Questo però non può essere una scusante per quello che tutti conoscono come il disagio dei pendolari ferroviari.

Saltando critiche più o meno note a tutti, l'ultima sfida delle Ferrovie Italiane si svolge sulla tratta Lione - Torino.

TAV è il treno ad alta velocità in fase di sviluppo nella realizzazione della linea ferroviaria che passerà per la Val di Susa, creando un pesante impatto ambientale primo punto su cui si battono gli abitanti Val Susini.

Tav, i numeri di un’opera insensata Una spesa prevista di oltre 15 miliardi di euro, mentre sulla Torino-Lione viaggiano solo 7 coppie di treni passeggeri al giorno e il trasporto merci è al 25% della sua capacità. Legambiente denuncia: «E anche i metodi lasciano basiti»


Per capire a fondo il problema sia ambientale che di spreco dei fondi sul trasporto pubblico rimando ai vari siti NO - TAV:

No TAV di Ecoambiente
NO TAV
NO TAV by Wikipedia

Ora, mi chiedo: Quale mente può aver pensato di promuovere una campagna pubblicitaria quale quella che va da poche settimane in onda, se da un lato un'intera cittadinanza è scesa in strada affrontando le forze dell'ordine pur di salvare la propria terra, i campi che hanno dato hai loro antenati le risorse per superare anni di crisi economica?

Mi sembra di rivedermi in Neri Marcorè correre con la borsa a tracolla che sballottola destra e manca mentre tutto trafilato, scartando come novello Ronaldinho tutte le persone che mi trovo davanti, corro per i corridoi di Roma Termini alla volta del Binario 13 per prendere il treno che mi porterà a casa dopo una giornata all'Uni.
E a dispetto del finale della pubblicità, il treno c'è...è lì che magicamente mi aspetta...sembra un sogno........poi alzo lo sguardo e vedo sul cartellone che partirà con 30 minuti di ritardo!!!!

LETTERINA DI NATALE

Care Ferrovie Italiane, quest'anno avete voluto spingervi oltre e ironizzare su quello che ormai è diventata consuetudine.
Ormai i treni viaggiano con a bordo passeggeri indesiderati (vedi le zeccche e i pidocchi che non pagano neanche il biglietto), sono vecchi e vecchia è tutta la rete ferroviaria, non sarebbe giunto il momento di aggiornare il tutto?
Care Ferrovie Italiane, il regalo sotto l'albero di un nuovissimo treno superveloce che servirà ai pochi che soffrendo di mal di aereo pagheranno l'equivalente di un volo aereo per arrivare a Torino, non lo voglio prefersico giocare con i treni LIMA almeno quelli arrivano sempre puntuali!!

Care Babbo Natale ti prego fai si che si arrivi presto alla privatizzazione delle Ferrovie e che l'arrivo di capitali esteri possa essere alla base della competizione del nuovo sistema ferroviario, così almeno se dovrò pagare le CARE Ferrovie sarò almeno sicuro di arrivare in orario e senza dover fare una visita tricologica!!!!


Finale con gustose chicche dei Pendolari sugli spot in questione:

Spot 1

Spot 2

mercoledì, novembre 23, 2005

Neve


Buongiorno a tutti, oggi ci siamo svegliati io e la Sossy e abbiamo scoperto che Torino era sotto la neve.
Certo non vi immaginate già centimetri e centimetri di neve, diciamo che ha dato una spruzzata di colore ma quel poco che serviva per rendere la città più vicina al clima Natalizio.

Durante il mio andare a lavoro notavo come la neve cadendo non lasciasse traccia ma subito si sciogliesse e come non facesse rumore nel lento cadere giù.
In autobus un bambino rivolgendosi alla mamma gli ha sussurrato:" Questo è il primo giorno di Natale".
Alla luce di statistiche percentuali che coinvolgono i bambini sempre più appassionati alla new tecnology, questa riflessione candida, come la neve appunto, mi ha lasciato stupito ma al contempo reso felice.

Felice perchè gli occhi di un bambino, levali davanti al televisore o alla playstation che tornano ad assaporare la semplicità delle cose.

mercoledì, novembre 16, 2005

Aria Pulita!!


Quest'oggi mi è arrivata una mail di un mio grandissimo amico e compagno di avventure in bici, che la prendeva a ridere sulla grave situazione lavorativa che stà vivendo.
Ora tralasciando problematiche giornaliere per chi vive ogni giorno senza sapere se domani ci sarà ancora la tua scrivania, volevo raccontare cosa è accaduto alla sua azienda.
Lui lavora(?) per un'azienda di telecomunicazioni che vende servizi, voce e dati, in altrettante aziende medio piccole ma per saperne di più vi rimando al link che mi ha spinto a scrivere questo post:

Articolo CENSURATO sulla vicenda Grapes

Il discorso però lo vorrei incentrare sul caso che ormai da un pò di tempo tiene banco in quelle poche trasmissioni radio/televisive che ancora riescono a respirare "aria pulita".
L'articolo che andrete a leggere non è l'originale bensì quello censurato e ripeto CENSURATO perchè, dicono i gestori del sito, non avere problemi legali....ma scusate senza parlare di cifre e nomi, ma riportare la situazione odierna e ciò che l'ha causata non mi sembra esser motivo di beghe avvocatesche.
In fin dei conti molti si potrebbero chiedere a chi vanno e sono andati i soldi di quei poveri utenti della rete che cliccando su un'icona bastarda si sono visti, a loro insaputa, dirottare la telefonata verso un provider Tahilandese o Turkistano oppure una numero "chatline", per poi accorgersi veramente del fattaccio a bolletta (bollente!!) arrivata.

Perchè non dovrei sapere che c'è una società che ha fatto tutto per nascondere il suo controllo operativo di una società di telecomunicazioni (di cui già deteneva la proprietà) solo per riversare i suoi debiti e apparare il bilancio societariale.

Perchè nessuno mi dovrebbe dire che dietro al marchio FIAT negli anni novanta era nata GLOBAL VALUE SYSTEM (GVS) che era la realtà più significativa e di belle speranze nel settore informatico,nata dall'idea di riunire tutti gli svariati reparti che generavano servizi alle diverse parti dell'industria automobilistica torinese, sotto un'unica bandiera e unica azienda satellite.
Alla fine si è scoperto che con GVS la FIAT ha fatto il gioco dei pacchi, scaricando tutti i suoi debiti di scatola in scatola fino a riempire totalmente questa nuova società che era diventata la manna dal cielo per le tante società di consulenza che non potevano chiedere di meglio...richieste giorno dopo giorno di nuovi consulenti!!

Che poi questi consulenti dovevano solo far finta di lavorare ricoprendo figure del tipo
Sistemista di spooler di coda
(in poche parole colui che elimina tutti le stampe in coda quando la stampante s'impalla!!!) per far risultare che si fatturava tanto così da poter giocare con il fisco....ma poi...

Abracadabra! ! ! E la GVS non c'è più perchè quando il pacco ormai era pieno di mxxxx si è lasciato cadere a terra come un frutto marcio staccatosi dal ramo.

Ma alla fine.... re del gioco dei pacchi è sicuramente Silvio Berlusconi, detto tra noi è il maestro della nascita vita e morte di una Holding o di una Finanziaria tutto in un giorno; come una siringa monouso.


Unico consiglio cercate di conoscere ciò che vi capita attorno contando sui mezzi che possedete (magari staccando la spina della TV!!).


P.S. Ecco i link a riferimento di queste boccate aria pulita:

Articolo originale sulla vicenda Grapes

PDF su GVS

venerdì, ottobre 21, 2005

Stress e routine

Finalmente oggi prendo il treno e scendo...

...è ormai da un mese che non torno a casa, per qualcuno potrebbe essere poco e anche per me non è la prima volta che manco da casa per così lungo tempo (anche durante la scuola di Guerra Aerea ero rimasto a Firenze per più di un mese senza scendere).

Sono molto stanco, della routine più che dello stress. Di stress il mio fisico ne ha subito a iosa!!
I primi anni dell'università alla ricerca del treno perduto che ti portasse in facoltà; sono stati gli anni in cui i miei capelli hanno iniziato ad imbiancare...ochhio non è che sono Gino Bramieri....magari più George Clouney :-)

Poi i giorni degli esami, sempre pieni di ansia emotiva che accresceva la paura di non arrivare puntuale all'ora dello scritto o dell'orale, non riuscire a raggiungere il posto che ti permetteva di dare una letta di nascosto dal prof., non passare l'esame e aspettare con palpitazione il voto finale.
Non so se è capitato anche a voi, alcune volte (quando uscivano i voti) invece di fare la calca per sapere se ero passato o meno, ritardavo questo momento sperando che magari i voti in tabella magicamente potessero cambiare a mia fortuna!!

Lo stress messo a dura prova durante il corso da Ufficiale in Aeronautica, certo non ci facevano svegliare alle 2 di notte per correre sul piazzale dinanzi il dormitorio come si usava negli anni passati; però le ore a stare in piedi sull'attenti in punizione se le ricordano bene soprattutto i miei piedi!!!!

E ora rieccoci con il tram tram dei treni, ma quello che ora mi stanca parecchio è la routine giornaliera.
Sicuramente il fare e rifare le medesime azioni durante la giornata, con il passare del tempo tendono ad impigrire l'attività più fantastica della nostra mente.
Stò pensando di partecipare a qualche corso ricreativo che mi permetta di esprimere la fantasia e non la ratio che cerco di mettere a frutto (non sempre con successo) a lavoro.
Magari un corso per somelliers oppure di origami!!! Penso che l'aver fatto l'università e studiato per anni, oltre che avermi dato una conoscenza specifica e approfondita, abbia generato un processo di ricerca continua del sapere, leggendo oppure chiedendo a chi ne sa di più in questa o quella determinata materia.
Ora come ora non mi sembra di star aumentando le mie conoscenze, che forse si stanno fiaccando a colpi di una normal life.

Mi auguro di riuscire a non smarrire mai il percorso che ho intrapreso per la conoscenza che sia alta o bassa, importante e sapere e riuscire ad esprimersi nei vari campi della vita....

Corro che sennò perdo il treno!!!

mercoledì, ottobre 05, 2005

Caro Zio ti scrivo....

Oggi vi posto la mia ultima mail inviata a mio Zio Giovanni, ogni tanto un pò di sfogamento fa sempre bene o no??:

"Ciao Zio come stai??

Io ormai mi sono addentrato nel lavoro dell'Alenia Spazio Torinese, ma di tanto in tanto mi aggiorno sulle novità di laggiù!!!

Diciamo che qui il lavoro non è proprio da Ingegnere: 2 settimane fa abbiamo fatto dei controlli elettrici sul satellite che penso, con assoluta sicurezza, avrebbe saputo fare anche Marco [mio fratello ndr.] pur non sapendo di cosa si stava trattando.
In questi mesi mi sono accorto, e nel futuro forse ne avrò la certezza, che questa ala di Alenia ormai fusa in Alcatel verrà a poco a poco smembrata: parte rimarrà in Italia (forse Roma?) e parte a Cannes (Alcatel)...ma parlo di personale Alenia.

La gavetta l'ho sempre considerata una cosa giusta per chi si affaccia al mondo del lavoro, ma ad oggi posso dire che non stò per nulla mettendo a frutto gli anni universitari; io come altri miei colleghi laureati.
La politica e il governo con le sue leggi ha messo appunto un bel sistema per permettere alle aziende di assumere laureati e porli al livello dei vecchi diplomati: il nostro lavoro potrebbe farlo meglio e con maggior entusiasmo un ragazzo uscito da qualunque istituto tecnico.
Anche la mia azienda di consulenza mi ha confermato che il suo periodo di cassa integrazione è stata una mossa per eliminare i diplomati e assumere ingegneri...mentre si trovavano in cassa hanno comprato il nuovo ufficio dove ha ora sede l'azienda!!!

Mi accorgo che lo spreco di risorse umane galoppa come il debito pubblico e la mancata capacità di competitività dell'Italia ne è la palese riprova. Non ci si può attaccare ai soli (ormai pochi) luminari italiani per sbandierare il genio italico ai 4 venti....bisognerebbe riconsiderare il proprio plus valore costituito dai tanti giovani che vogliono fare qualcosa ma rimangono delusi dalle loro aspettative.

Comunque l'attività va bene a parte ritardi di sottocontrattori vari che fanno alterare gli alti comandi per mailstone difficili da raggiungere....un'altra volta ti parlerò della disorganizzazione aziendale!!

Un abbraccio Ale"

venerdì, settembre 30, 2005

Ricette...ricette...ricette

Allora dato che chi fa da se fa per tre e di meglio non c'è, da quando mi sono trasferito ho iniziato a gestire la mia cucina sfruttandola in toto (non nascondendo nel forno le scatolette di tonno come fa qualche mia collega!!!).

Da piccolo sono sempre stato affascinato dall'impegno che mia nonna metteva nel cucinare e soprattutto nel fare la pasta in casa e i dolci. La passione e la voglia di creare qualcosa di buono e farla mangiare a chi vuoi bene è una gratificazione senza pari.
Ad ogni modo, io da pochi mesi ho iniziato a cucinare pian pianino le mie pietanze soprattutto i fine settimana in cui rimango a Torino e non scendo giù, cercando le orme lasciate dalla mia nonnina!!!!

Questa è una carrellata di piatti che fin'ora sono riuscito a preparare:


Pollo con i peperoni



Ciambellone allo yogurt di banane



Fettuccine alla Sossi



Frittata sempliciotta



Risotto ai Funghi


Le ricette ultimamente le stò postando in un forum a cui mi sono iscritto e che per chi volesse vale veramente la pena di farci un salto:

Cucina in Simpatia

E Buon Appetito a tutti!!!

martedì, settembre 13, 2005

Casalingo provetto

Torniamo a bomba sull'argomento principale di questo blog...ossia la vita quotidiana/casalinga di un giovane 28enne alle prese con le sue prime esperienze di vita without family.

Una cosa che da pochi giorni ho sperimentato è la difficoltà di pianificare la giornata introducendo come new entry, la gestione della baita.
Finchè si viveva a casa, il lavoro, il tempo per la palestra, le serate con gli amici, le uscite con la donna...si cercava di farli incastrare a fatica spingendo un pò di qua e un di là!
E non sempre tutto andava per il verso giusto: a volte si dava appuntamento ad un amico nel medesimo orario in cui bisognava andare con la ragazza a fare compre e contemporaneamente si doveva anche passare a casa...e iniziava il funambolismo circense di chi come me non riesce a farne una giusta, che si risolveva come sempre in corse alla Fast & Furious per le vie di Latina.

Oggi mi accorgo che se tutto questo già mi creava non pochi problemi, aggiungendoci il pulisci-lava-spazza-butta la spazzatura-cucina e pulisci la cucina-stendi la biancheria... è proprio un bel casino!
Vogliamo aggiungerci che ora ho ricominciato ad andare in palestra...e non è la palestra a mettermi timore, ma il fatto che ogni volta che torno devo:


1) lavare la tuta sudaticcia -> stenderla

2) farmi la doccia -> (stendermi!!)

3) cucinare -> lavare i piatti.


Per finire ricordarsi di andare a letto perchè domani ci si alza alle 7:00 per andare a lavoro!!!



Se da una parte spero che questa vita non si trasformi in una routine che mi trasformerà in un'ameba robotica, dall'altra col sorriso sulle labbra, ancora non riesco a vedermi con la parannanza (come diceva Nonna) girare dentro la baita come Freddy Mercury nel video "I want to break free".

Sono un giovane ingegnere, stò diventando un perfetto casalingo...ma, se continua così, anch'io urlerò:

Voglio la mia libertà e rompere con la monotonia!!

Consigli musicali a corredo:

I want to break free Queen - Live magic

Il mistero di Giulia Litfiba - Terremoto

giovedì, settembre 08, 2005

Mi piace...

"Mi piace la calma, la buona tavola, i buoni amici, i buoni libri, la pesca subacquea, i francobolli, le armi antiche, gli animali, i luoghi non affollati.
Non mi piacciono i dritti, i disonesti, i dilettanti presuntuosi, le salse agrodolci, i seccatori, gli invadenti, gli animali che mordono. Amen".

Sergio Endrigo


Oggi aprendo, come ogni giorno, la mia finestra sul web ho letto la notizia della morte del cantautore e cantante Sergio Endrigo.
No...non voglio ammorbarvi su una notizia triste, anche perchè ormai guardare la TV o vedere un dramma cruento sembra quasi la stessa identica cosa.
Quello che mi ha colpito è la frase che ho riportato sopra.
La sua semplicità è quasi sconcertante e mi ha fatto pensare: "Hei... la pensava come me quello!!"
Ogni giorno ci si affanna per il lavoro, per la palestra, per la casa, per i figli e per altri e altri motivi....però ogni tanto arriva la calma sottoforma di vacanza, di una nuova relazione sentimentale, di un fatto gioioso e gradito.
Ho sempre pensato che la vita fosse come la Tempesta scritta da Shakespeare con alti e bassi come canta Lorenzo Jovanotti nella sua ultima hit.
In questo salire e scendere "like a rollercoaster" trovo gusto nei punti di massimo gaudio ma anche in quelli in cui la discesa è veramente ripida!(ma questo solo col senno di poi).
Mi fanno crescere i momenti difficili quelli dove ci si appoggia con una mano alle persone care e con l'altra al "bastone" della fede, per chi come me è credente e pensa che se la religione non è proprio la risposta, almeno lassù qualcuno mi sente e mi segue nei passi non sempre sicuri che faccio.

Sono felice della mia famiglia e gli rendo grazie ogni giorno nelle mie preghiere, dei miei amici con cui passo serate scalmanate e altre di ristoro fisico (Ame bisogna rifare una cena come quella di sabato da Pietrino...grandiosa!!!)...dovrò scrivere appunto un post sull'amicizia un giorno o l'altro.

Mi piace parlare e guardare in faccia le persone, mi piace giocare in spiaggia, mi piace dormire poco per uscire in bicicletta la domenica mattina, mi piace sapere di essere utile agli altri quando dono il sangue, mi piacciono le giornate di pioggia e le serate d'estate.
Mi piace discutere con la mia ragazza e capire che non si può sempre aver ragione, mi piace pensare di poter perdonare, mi piace leggere un libro che pensavo non fosse un granchè, mi piace suonare la mia chitarra, mi piace sentire Ligabue, mi piace...

Mi piace la vita.

martedì, settembre 06, 2005

Nostalgia



La nostalgia rende ignoranti...

Non è una battuta, ma ciò che Milan Kundera c'ha lasciato nel suo libro "L'ignoranza" che a prima battuta potrebbe far ridere pensando a quanta ce ne è in giro e alla alta velocità di riproduzione.
Ma, come direbbero Aldo Giovanni & Giacomo, ignorante nel senso che ignora!!

Era estate e mi ero lasciato da pochi mesi con la ragazza con cui ero stato per più di cinque anni; cercavo un pò di relax e pensavo che il titolo sibillino potesse essere da presagio ad una lettura "da spiaggia".
Dopo le prime righe, invece, mi sono reso conto di essermi imbattuto in una storia molto profonda con risvolti che parevano essere presi da esperienze personali (e forse non solo mie).

Il fulcro della storia si basa sul ritorno in patria di una ragazza che per motivi personali era emigrata all'estero e lì aveva vissuto per molto tempo, prima di tornare in patria.
Fin qui sembrerebbe una storia come tante altre, ma Kundera pone l'accento sulla capacità di dimenticare facilmente i migliori pensieri della nostra vita mentre rimangono aperte finestre su cortili dove l'erbaccia è cresciuta troppo.
Una donna ritorna a casa, i luoghi non sembrano essere diversi da quelli che aveva lasciato 20 anni prima, i rumori gli odori si sovrappongono a quelli di un tempo; ma al contatto con le persone che l'accolgono al ritorno, si rende conto che la sua voglia di riportare alla luce vecchi momenti belli e brutti si scontra con l'incapacità di esautorare questa richiesta per chi ha vissuto un altra vita un'altra storia.
Un uomo torna in patria, per i problemi che non ha voluto risolvere. Come molti, ha deciso di non affrontare la vita che si era fin lì (ri)costruita ma ripartire dal via.
I due s'innamorano, ma la falsa sovrapposizione dei loro ricordi sul passato comune, si frantuma come la memoria che piano piano scivola nell'ignoranza di chi non s'accorge che il tempo non aspetta tempo.
Kundera esprime al meglio questa quotidiana incapacità di sapere dove stiamo andando, per l'incapacità di fermare il mondo che troppo spesso curva all'improvviso nel suo procedere in linea retta, forse per aver distrattamente ignorato l'esperienze passate.

Io da parte mia, lascio a voi la lettura approfondita del libro, però spero di rimanere saldo ai ricordi che impressionano la pellicola della mio album fotografico. La nostalgia mi aiuta a ricordare e rimanere fedele e vicino a chi mi vuole bene, come un' "affinità elettiva" che riavviva il sapore originale ogni volta che ritorno a casa...


Leggendo qua e là:

L'ignoranza di Milan Kundera

Alla Ricerca del Tempo Perduto di Marcel Proust

Le Affinità Elettive di J.W. Goethe

lunedì, settembre 05, 2005

Ricordi di un passato


Ennesimo viaggio di ritorno a Torino con il treno. Mi ricordo da piccolo la sensazione di timore di fronte a quella macchina così strana, che metteva paura al passaggio senza fermata in stazione, e che sembrava semplice nel suo correre su binari fissi...
Ho già scritto sul popolo "torinese" made in Calabria, Puglia, Sardegna e di come Porta Nuova negli anni del boom della FIAT era veramente la porta d'ingresso alla città della speranza. Speranza di poter cambiar vita, e forse non è che oggi sia molto diverso da allora.
La "Freccia del Sud" lo chiamavano: un biscione di metallo che tagliava l'Italia da Torino fino giù in Sicilia, un cordone ombellicale in movimento che univa l'Italia dalla Sicilia fino a Torino. Penso che i modelli di treni non si siano voluti poi così tanto, fino a pochi anni fa si poteva viaggiare su treni espresso nelle cui carrozze ancora erano appese immaginette del primo novecento.
Sono tornato, e ho viaggiato in compagnia di una coppia provenienti dalla Campania presumo dal loro impenetrabile accento partenopeo.
Marito e moglie che venivano a Torino carichi di bagagli (ho praticamente dormito seduto con in braccio la mia chitarra!!) ma come allora, non valigie da botique ultra compatte a prova di urto frontale con un TIR; bensì cartoni chiusi con un semplice spago.
Semplice forse è l'agettivo che mi fa tornare alla mente immagini da film, di persone che viaggiavano stipate in compagnia anche di animali da cortile lasciando alle spalle un mondo di sola agricoltura, per affacciarsi nel regno della meccanica e della catena di montaggio.
Oggi pian piano si stà lasciando morire tutto il settore, e i continui rincari sul petrolio non fanno altro che accelerare questo deperimento che ha visto chiudere prima le grandi roccaforti abitative di Mirafiori e successivamente tutti i satelliti, in cui venivano prodotte auto senza fortuna di mercato.
Lo spago che legava "cartoni da viaggio" si sta slegando poco alla volta, e questo mi porta a pensare che abbiamo sempre calvacato il cavallo finchè era vincente a briglie sciolte a volte, ma mai consapevoli di cosa ci fosse dopo quell'ultimo steccato.

Ora che ho fermato l'assicurazione della mia auto (che stò ancora pagando a suon di rate di fanaziamento) mi rendo conto che la follia di utilizzo del mezzo automobilistico non si fermerà con l'aumento sproporzionato del prezzo del petrolio.
Le continue guerre, atti terroristici e cataclismi naturali sono figli e padri della società dell'oro nero; si cercano patti e concordati che da un lato permettano il continuo sfruttamento dei giacimenti petroliferi e dall'altro la riduzione di emissioni di gas inquinanti.
Raggiungeremo presto il punto di rottura, perchè ad un certo punto la crescita inflazionistica ci porterà allo sciopero della macchine come è successo già in passato.
Aerei, che a causa di un'economia di mercato spregiudicata in mano ai soliti proprietari petroliferi, vanno giù come fossero di carta perchè si vola ormai non solo low cost ma anche low tank e low oil!!!

giovedì, settembre 01, 2005

Come ti arredo...un monolocale

La baita del Sossoniglio
Sono ritornato da circa 2 settimane a lavoro in quel di Torino, partendo con una valigia di dimensioni elefantesche e tornando con la stessa che sembrava incinta!!!!
Una volta esplosa letteralmente all'apertura, finalmente ho potuto arredare il mio monolocale dandogli un tocco di originalità e di ca(o)lore.

Già mesi fà, ho iniziato la lunga serie di acquisti per rendere umanamente più confortevole la mia nuova reggia...cosa fare quando ci si trova ad aver preso in affitto un monolocale arredato ma senza suppellettili e oggetti di uso quotidiano???

Si va di corsa all'IKEA!!!


Paolo Micone ha basato le sue più isilaranti gags su questo colosso svedese che ha imposto il suo marchione di giallo colorato nelle principali città italiane..
Da subito non ci ho dato molto peso, però tornato a casa e ripensandoci su,
mi sono accorto di aver vissuto di prima persona tutto quello che mi aveva fatto ridere vedendo Zelig:

  • Girando all'interno del negozio ho assistito a scene di ordinaria follia con madri preoccupatissime che corrono a destra e a manca alla ricerca dei loro pargoli...naturalmente rinchiusi in casse panche oppure nascosti nei bagni che compongono gli ambienti abitativi.

  • Mi è capitato di vedere un ragazzo che sembrava essersi rilassato seduto sbracato su una poltrona...in verità si era addormentato di brutto; tutti quelli che lo vedevano sghignazzavano stupiti!!

  • Per finire quando ormai sei riuscito a riveder le stelle e con la tua auto ti accorgi che sei parcheggiato a 1 metro dall'uscita, le indicazioni ti fanno fare il circuito di les mains per 2 volte prima di vedere la scritta.....uscita!!
Fino a questo momento ho acquistato di tutto..stoviglie...asse da stiro...tenda da bagno...secchi...piatti e bicchieri..ecc...ecc.
Ho scaricato anche dal sito i due planner specifici per la zona ufficio e la cucina:
Poi mi sono reso conto che il mio monoloculo sarà una stanza di 4*10 m quadri...ma a che cacchio mi serve allora disegnare, come un novello architetto, la piantina della "casa" quando una volta che c'ho infilato una sedia non posso più muovermici dentro??
Avete presente quel simpatico videogame in cui bisogna tirar fuori il divano dalla porta avendo altri mobili tra le palle!! Praticamente la stessa cosa, solo con un pirlotto in più che c'abita dentro!!!

E ci torno e ci tornerò, dato che giorno dopo giorno mi accorgo che qualcosina manca sempre però alla fine mi sono reso conto (anzi "estratto conto") che mi è partito un patrimonio..praticamente tutta la prima busta paga starà gonfiando le tasche di qualche uomo-salmone.
A proposito se leggete vicino al marchio presente in ogni oggetto, ci sarà scritto MADE IN TAIWAN...altro che Svezia....

Osservando con pura ammirazione il lavoro fatto nella mia baita, mi accorgo che si avvicina all'immagine di un luogo dove poter vivere, ed è ormai lontano il ricordo di quando all'inizio c'era solo un letto e quattro mura (ma piccole piccole piccole).

Ma Voi come avete fatto?? Datemi una mano oppure un salmone!!!

Link (ndr Ame) per il simpatico game:

Gridlock

lunedì, agosto 29, 2005

Alzate la vela...si riparte!!


Eccomi di nuovo a voi...ma ci siete o siete ancora distesi sui vostri lettini a bordo spiaggia???
La mie micro-vacanze le ho passate nelle mie zone, tra amici e ragazza, pizze e concerti estivi...nel pieno relax.

A proposito della mia ragazza (Sossy), mi ha consigliato di rendere questo blog meno serio e ogni tanto scazzarare un pò tra le onde di questo mare...allora rientro con la voglia di parlare...di ricordi.

E' proprio verò che le cose ritornaro alla mente solo quando ne senti la vera mancanza: le mie vacanze hanno riportato alla mente quelle fatte nei periodi della scuola e prima di iniziare a lavorare.

Ve lo ricordate vero?? Quello strano odore nell'aria, quando negli ultimi giorni di superiori ci si preparava per l'estate...
Sì è vero c'era anche chi,per tutto l'anno era estate (tra un giorno di sega....ed un altro pure)!.
Quando nelle aule ormai chi aveva terminato tutte le sue belle interrogazioni, non c'era già più e a ricreazione ci si ritrovava in pochi a contare i giorni rimasti....
Quando pensavi: " Quest'estate la passo alla grande " e in mente i film americani di spiagge assolate e nelle orecchie le radio sparavano le hit che avrebbero formato l'immancabile Festivalbar.
Quando, e questo l'ho capito solo dopo, veramente potevi stare con la mente a zonzo...perchè non avevi esami a settembre....perchè non dovevi tornare alla routine lavorativa...perchè....

La mia non è nostalgia, solo la voglia di ricordare emozioni diverse da quelle di oggi; le mie vacanze sono state squisitamente rigeneranti per il corpo e per la mente, ma è proprio vero il sapore dell'estate cambia!!

Ogni tanto mi capita che assaggiando una fetta di cocomero, mi ritorni alla mente le volte che si sterzava lungo la strada per il mare per comprarne uno dai contadini che dall'oggi al domani mettevano su il loro banchetto della frutta e verdura. Più però che il ricordo visivo è quello olfattivo che mi ritorna al naso...il sapore è diverso...

venerdì, agosto 12, 2005

Movimento Italiano

Tra poche ore anch'io come tanti milioni di Italiani, mi metterò in viaggio per tornare a casa (nel mio caso per iniziare le ferie!!).
Avrò modo nei giorni seguenti di parlare dei viaggi agli inizi degli anni '60 che portarono a Torino la manovalanza necessaria per fare della FIAT l'industria Italiana per antonomasia.

Prima di lasciare per una settimana questo Diario di Bordo e concedermi un pò di relax sulla coperta di questa mia nave-gommone pirata lasciandomi cullare dal mare, il pensiero va a tutti coloro che quest'estate hanno deciso di non partire per le vacanze.

Perchè questa è la vera notizia cloue dell'estate italiana: "La percentuale di vacanzieri stranieri in Italia è diminuita del 1%, mentre degli italiani del 4%".

Forse pian piano sarà giunto il momento di dire basta all'ormai noto caro prezzi perchè siamo stufi di pagar tanto, troppo e troppo spesso.

Chi si ricorda più quando un cono gelato costava solo 500L ...con panna e doppia panna? Ormai il minimo sindacale per gustare questa delizia estiva è 1.50€ = 3.000L circa del vecchio conio perchè?
Vuoi vedere che, anche le mucche che producono il latte necessario per il dolce gelato si siano limitate a mangiare l'erbetta fresca perchè costa troppo???

Vabbè troppe domande e una sola risposta: anch'io disobbedisco e queste ferie le faccio al "mare di casa", al max 2 giorni in tenda e via....

Saluti da Ale il Pirata vagabondo nel mare della vita

martedì, agosto 09, 2005

La mia città


Non mi sento di appartenere a Latina.

Penso che di questo, molti dei miei amici e non, ormai ne siano convinti.
La mia non è un'antipatia nata dall'oggi al domani, ma cresciuta dopo attente valutazioni evolute nel vivere quotidiano.
Partiamo col dire che essendo nato a Frosinone, forse sarà genetico provare una certa ostilità nei confronti di questa città che da 27 anni mi accoglie.

Ne parlo ora che abitando a Torino posso fare, almeno spero,un'analisi più asettica data la distanza, basandomi sul motivo:"Occhio non vede, cuore non duole!".

Penso a cosa significa essere fiero di nascere in una città: mi vengono agli occhi immagini di feste popolari, di rivisitazioni storiche e musiche suonate da chi in quella città ha posto pietre fondanti. Tutto ciò sarà capitato certo anche a Latina, ma da coloro che una genia già l'avevano in altri lidi; veneti, emiliani per primi che con la loro fatica hanno bonificato il tutto sotto l'elgida del pelato duce.
Successivamente i campani hanno portato il sole del sud con tutte le problematiche annesse.

Come però dimenticarsi degli zingari, che pur non avendo partecipato attivamente alla fondazione architetturale ed urbana, hanno mantenuto sempre viva la loro posizione di strafottenza delle leggi cittadine placidamente alla luce del giorno.

Ai miei occhi tutto questo non può creare una tradizione della città (al giorno d'oggi Latina ha 81 anni) nè tanto meno la possono creare coloro che si adoperano per renderla più moderna.
Non parlo di persone, parlo di mentalità che ormai fa dell'apparire il suo punto di forza per non lasciarsi trasportare dal vivere senza bandiera (araldica naturalmente).
Sfreccianti auto di lusso, vestiti all'ultima moda, telefonini e gadget elettronici ultra moderni, mi dirai: "queste cose ci sono anche a Milano,Roma ed altre 1000 città".
Ma il fatto è che nelle 1000 e più città ci sono delle ben nette differenze tra le classi medio alte borghesi e quelle piccolo borghesi; sembrerebbe come se il 68 a Latina non ci sia mai stato.

Il figlio del contadino come quello del proprietario terriero raggiungono gli stessi target:
l'uno puntando sui debiti del padre che non vuole far crescere un figlio inferiore dell'altro, l'altro puntando sull'incoscienza di far crescere il figlio senza la consapevolezza di cosa significhi realizzarsi con fatica!!!

Rimango senza fiato davanti a scene che rievocano accadimenti del passato (ad esempio il Calendimaggio di Assisi a cui ho partecipato attivamente quest'anno) e a che cosa lo posso paragonare? Agli eventi di moda e spettacolo in P.zza del Popolo?

Una volta Pennacchi (parente dell'omonimo a cui si è dato il nome al grattacielo), di cui si conosce l'identità politica disse: "Perchè non si recuperano le radici storiche di questa città partendo dal suo vero nome: Littoria. Senza appesantirle di tutti i connotati politici ma con lo spirito storico evocativo".

Non mi era sembrata una brutta idea, è sempre meglio ricordarsi da dove si viene senza vergognarsi di avere un passato.

lunedì, agosto 08, 2005

Decisione al 90° minuto!

Cosa è più giusto scegliere tra rimanere o andare? Tra aspettare, rimandare o accettare??

Questa domanda me la sono posta più e più volte, prima di decidermi di partire alla volta di Torino.
Ma il busillis rimane: sarebbe stato più opportuno aspettare altre proposte che fossero più appetibili economicamente e magari in un raggio lavorativo più vicino a Latina, oppure partire verso quella che sembrava un'avventura in tutto e per tutto.
Perchè, non posso definirla in modo diverso, per me questa è un'avventura dove il luogo dove abitare, il lavoro, le persone rappresentano nuovi partecipanti e ambienti tutti da scoprire.
Certo con l'estate imminente, era tanta la voglia di rimanere a casa dove il mare è distante solo 10km invece che partire per Torino dove il mare se lo sognano...e pure quello ligure!!

Ritornando a bomba, tutto si centra sulla questione di carattere nazionale che ricopre in tutto e per tutto la problematica del lavoro in italia: entrare nel mondo del lavoro.

Ma quanto è difficile solo almeno affacciarsi per bussare alle porte di cosa poi?
Certo paradiso, non si può definirlo proprio, dato che il viatico è tortuoso sin dall'inizio.
Tutti ti dicono:"Manda i curriculum via web, cerchi le aziende e mandi una mail!". Sembrerebbe tutto molto semplice, però immaginate voi chi dall'altra parte deve ogni giorno leggersi decine e decine di CV; oltretutto le aziende fanno ormai da anni riferimento a agenzie di lavoro che cerchino manovalanza per loro.

Ed ecco comporsi il puzzle del magico mondo di lavoro: Azienda -> Agenzia Interinale -> Agenzia di Consulenza -> Lavoratore. Vien da sè che ad ogni freccetta lo stipendio viene decurtato a colpi di mannaia per rimanere una poltiglia di piccole dimensioni in mano al giovine lavoratore.

E pensare che all'Università aleggiava ancora la voce di un lavoro certo...addirittura c'erano coloro che raccontavano che aziende di alto livello c'avrebbero contattato prima della laurea!

Cose di un altro mondo... o forse paese europeo!!!

venerdì, agosto 05, 2005

Tutto ebbe inizio quando...

Prima d'iniziare a lasciare traccia delle mie impressioni e sensazioni riguardo a questa nuova avventura, mi sembra doveroso fare un breve riassunto su come questa storia ha avuto inizio.

Prima di partire alla volta di Torino, trascorrevo gli ultimi giorni di servizio militare a Pratica di Mare come ufficiale di complemento in attesa di sviluppi decisivi per un futuro lavorativo.

A dirla tutta, speravo che una volta finito la naia (mmmmm proprio naia non è stata!!), potessi godermi l'estate alle porte: il caldo degli ultimi giorni di primavera e il risvegliarsi degli ombrelloni sulle spiaggie di Latina, erano preludio per me di giornate passate spaparanzato sotto il sole pronto per essere cotto ben bene.

Ma una telefonata, l'ultima settimana da ufficiale, ha ufficialmente dato inizio ad una nuova avventura nata ed evoluta così in fretta che devo fare ben mente locale e ritornare a quei pochi giorni di preparativi e decisioni da prendere....

Iniziamo...l'avventura


Proviamo a vedere come iniziare il mio racconto...sperando sia una possibile guida per chiunque debba per lavoro o per "scelta" trasferirsi in un'altra pertre d'Italia o del mondo.