Sottotilolo: “ed
il trenino dell’amore va e va...”
Questo post ha l’aria
di essere il solito post a corollario di una vacanza passata con gli amici. Ma
é qualcosa di piú.
Se avessi la
capacitá di illustrare i miei ricordi in fumetti di china nero lo farei come solo
sa fare il grande zerocalcare, mettendoci dentro quegli istanti che ti
rimangono dentro per sempre.
Sono passati quasi
10 anni dal nostro primo incontro. Una figura demmerda colossale.
Un collega mi
dice: “ci sono degli italiani che si trovano ogni tanto per mangiare una pizza
o fare una partita di calcetto, dai una letta al sito italiansonline.”.
Cerco, trovo,
scrivo e subito un ragazzo mi risponde: “Se ti va ci si trova domenica ad un
bruch al Wassermann”.
Ho addomesticato
sin da piccolo la mia timidezza, trasformandola in quell’aggettivo con cui le mie
maestre mi apostrofavano...estroverso; quindi domenica ero lí. Seduta davanti a
me colei che sarebbe poi divenuta mia moglie ed altre persone come lei mai
viste prima.
Ad un punto entra
lui, lo riconosco dalla foto del profilo.
Io preso da un lancio di emozione mista ad “almeno questo lo conosco”
tendendogli la mano per presentarmi gli quasi-urlo in faccia: “Mitico tu sei
Pasquale vero?”.
Lui: “Veramente io sarei Salvatore” e mi sorride! Figura
demmerda colossale!
Estroverso e
pertinace, accoppiata atomica...diabbolica
direi. Alcuni giorni dopo ero nel gruppo, mi ci trovavo bene. Essere all’estero
contenti di esserci, ogni tanto sparlicchiando con qualcuno di questa nuova
esperienza.
Ma con alcuni di
loro c’era qualcosa di piú. Forse aver vissuto esperienze simili nel passato,
forse l’area geografica di provenienza, forse magia.
Mesi dopo mesi si
é creata l’alchimia che ha messo in moto la nostra amicizia.
Abbiamo passato
insieme momenti unici come le due volte ad Erlangen, le cene maschie, le
partite di squash, le notti dei musei aperti. Poi io e Manu abbiamo lasciato
Monaco per una nuova avventura ma un’amicizia con la A maiuscola non ha limiti
spazio-temporali.
Il trenino dell’amore
ci ha riuniti di nuovo a Monaco (con traversata Bruxelles-Monaco in auto), in
montagna (Hütte amica mia), al mare (in Sardegna per il mio ed il matrimonio di
Davide), sui laghi, sotto l’ombra di castelli (Füssen 2014).
Il trenino dell’amore
ha visto alcune persone salire per un attimo (giusto per aprire qualche birra collidenti) ed altre scendere forse per
sempre (ma noi ti aspettiamo ancora Dimitri!).
E non si é fermato neanche con l’arrivo
di tre pesti bellissime: Emilio, Lorenzo e Giacomo.
Siamo ancora lí; seduti
a tavola (il cerchio magico che ci riunisce sempre) sorridenti e felici, con un
pó piú di capelli grigi in testa forse (Marco e Davide a parte) ma come dice
quel cantante "forse la vita sta tutta qui".