sabato, dicembre 29, 2007

La mia vita che cambia

Prendo spunto dal titolo di una canzone dei Litfiba ("Il mio corpo che cambia"); canzone (tanto per fare un commento musicale) che si può considerare spartiacque tra il periodo rock dei Litfiba e quello pop...che poi ha portato allo scioglimento del gruppo.

Siamo agli ultimi giorni del 2007 e vorrei fare il punto della situazione, un pò come il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica...vorrei fare il mio riassunto di fine anno.

Partirei da un'immagine...quella di una barca, copertina di un mio post, che salpava alla volta di terre lontane. In quel periodo la terra da scoprire si chiamava Germania...un mondo nuovo, almeno per me che della Germania non conoscevo neanche la posizione geografica nell'Europa (mea culpa!!).
Il sentimento di quei tempi ancora me lo ricordo...paura, incertezza ma anche curiosità e voglia di tentare un' esperienza che mi era stata proposta.

Scarrellando tra i post che si sono successi, vedrete foto di un periodo bellissimo...foto da vacanza. Perchè in effetti per un intero anno, mi è sembrato di vivere in vacanza; un paese di cui non conoscevo la lingua, città architettonicamente diverse dalle nostre con storie diverse.
Ecco che ogni fine settimana passato qui a Monaco è stato uno scoprire la città poco a poco.

Arriviamo ad oggi...cos'è cambiato??

E' prima di tutto cambiato Alessandro, quella paura è diventata stupore di trovarsi a proprio agio in una vita "fuori Italia". Pian piano mi sono accorto che la voglia di continuare esperienze all'estero non era una mia fuga dall' Italia (sono sempre il paladino e portabandiera di una terra che sento fortemente mia) ma la voglia di crescere, perchè la mia attitudine è quella di provare a girare un pò..seguendo le possibilità lavorative che mi possano insegnare qualcosa (perchè l'Università e tutti i suoi esami, serve a raccogliere tutti gli ingredienti...ma la torta si impasta e si cucina solo durante tutta la vita lavorativa, scoprendo anche alcuni ingredienti che non conoscevi!!).
Ho capito che la bellezza di vedere un mondo così diverso dal nostro mi riempie di interesse e curiosità.
Qualcuno potrebbe a questo punto dire, che il fatto di essermi lasciato con Daniela possa essere visto come un taglio ad un filo che mi manteneva legato al mio più importante sentimento in Italia.
Di fatto, dopo alcuni mesi di sofferta meditazione (ohhhmmmm!!), quel filo non c'era già più ma io non volevo prenderne atto...in un limbo, galleggiando a mezz'aria, ora ho capito che le vele devono essere rialzate.
In quel post...ero un mozzo da ciurma che seguiva l'ondeggiare della nave...nave traghettata verso un'isola sconosciuta (Germania...isola????). Ora il mozzo è diventato capitano...sono io che alzo le vele...sono io che tengo il timone e lo dirigo verso il mio futuro...forse nuvole all'orizzonte....bene mi ci butterò dentro con tutta l'incoscienza e la felicità che ho.

Questa mia decisione sicuramente sarà fonte di dispiacere per le persone che mi vogliono bene.
Robbertone mi ha lasciato un suo pensiero sul biglietto di Natale: "Spero che tu possa tornare presto in Italia"; quando ha capito che questa adesso non è la mia volontà, ha fatto uno sguardo velato di tristezza..sapevo cosa sentiva e pensava.

Amici miei tutti, non scomparirò e lo sapete bene...perchè voi siete parte di me e non potrei mai perdere quello che ho conquistato in tutti questi anni...ne sono sicuro.

La certezza di quanto vi dico l'ho già constata quando prima di Natale sono andato a trovare la famiglia di Emanuele.
Dopo tanto tempo che non ci si vedeva, appena ho parcheggiato l'auto sono stato travolto da una felicità nel vedermi che non mi aspettavo. La mamma di Lele ha tirato fuori dal armadietto, liquori grappa e quant' altro (sembrava de esse alla fiera dell' alcool!!!) e pian piano so usciti tutti i parenti...lasciando perdere quello che stavano facendo per venirmi a salutare a scambiare una chiacchiera con me. Con la famiglia di Lele abbiamo vissuto momenti felici (il mio più bel compleanno quello dei 26) e momenti tristi, mi conoscono per quello che sono.
Per circa mezz'oretta è stata una festa improvvisata e tutto questo mi ha fatto sorridere il cuore, mi ha reso importante...perchè importante significa far parte di una persona al punto che ogni volta che le strade si incrociano, si lascia tutto e si corre a sentire cosa succede.

Americo, il mio spirito è pronto...il mio spirito è libero e ora che sò, inseguo i miei sogni (vero Chicca!!) e ogni volta che avrò da raccontare le avventure su questo mare, tornerò a casa...attraccherò e ci rivedremo tutti nella solita bettola ridendo e piangendo!!

Non sò se Monaco sarà la mia unica isola oppure se sarà la prima di tante isole...quello che adesso voglio e lotto/lotterò per continuare ad avere è vivere al pieno questa mia scelta!!

P.S.: Se da lontano vedete la mia bandiera sul pennone della nave mandate una voce...sarà una virata di piacere!!!!

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