Un maestro come ce ne sono pochi in Italia, é sceso dall´ascetico Monte Olimpo per regalarci una canzone che colpisce in pieno l´ascoltatore per l´attuale riferimento cantato.
Di Battiato ho giá parlato quando venne a Monaco per una serata di proiezione/discussione del suo film. Rimane un personaggio con grandi arie santoniche e ricerca di un assoluto che a volte nessuno capisce cosa significhi. Dietro a questo velo pieno di spirito, finalmente una canzone che ci riporta sulla terra e che tratta una tematica cosí vile e schifosa che cantata da Battiato ha tutta l´aria di una antitesi dissacrante.
INNERES AUGE - il brano
Come un branco di lupi che scende dagli altipiani ululando
o uno sciame di api accanite divoratrici di petali odoranti
precipitano roteando come massi da altissimi monti in rovina.
Uno dice che male c'è a organizzare feste private
con delle belle ragazze per allietare Primari e Servitori dello Stato?
Non ci siamo capiti
e perché mai dovremmo pagare anche gli extra a dei rincoglioniti?
Che cosa possono le Leggi dove regna soltanto il denaro?
La Giustizia non è altro che una pubblica merce...
di cosa vivrebbero ciarlatani e truffatori
se non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente.
La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
Con le palpebre chiuse s'intravede un chiarore
che con il tempo e ci vuole pazienza,
si apre allo sguardo interiore: Inneres Auge, Das Innere Auge
La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
Ma quando ritorno in me, sulla mia via,
a leggere e studiare, ascoltando i grandi del passato...
mi basta una sonata di Corelli, perchè mi meravigli del Creato!
Nessun commento:
Posta un commento