venerdì, aprile 28, 2006

Dachau

Prima delle vacanze pasquali avrei voluto postare questa mia visita fatta al campo di concentramento di Dachau, bé lo faccio ora!

Di cosa da dire e storie da raccontare ce ne sarebbero, e per chi fosse interessato lascio alcuni spunti a margine del post. Per il resto voglio solo raccontarvi attraverso le foto scattate cosa e´e cosa era il Campo di concentramento di Dachau, sorto il 29 Marzo del 1933 dopo solo pochi mese che il "Fuhrer" Adolf Hitler aveva conquistato il potere politico in Germania:





La porta di ferro battuto su cui e´scritta la frase: "ARBEIT MACHT FREI" (IL LAVORO RENDE LIBERI) e´forse uno dei simboli piú rappresentativi del campo di concentramento(KZ).
Rappresentativo per chi doveva passare il varco dello Jourhaus per accedere al KZ... la sua nuova casa..il suo nuovo inferno, rappresentativo per chi stava fuori e pensava che fosse un campo di rieducazione e fosse giusto che i colpevoli di qualcunque fosse crimine fossero rieducati alla vita di colletivitá.

"Il lavoro rende liberi" rappresenta l´ignominia e la falsita´con cui il regime Nazista occulterá per 12 anni (1933-1945) il mondo assurdo all´interno delle mura di cinta del KZ.



Questo e´lo Jourhaus l´unica porta di sola entrata per coloro che venivano indicati dal Nazifascismo come eversori del regime: "gli internati"



Il fiume Weer corre ancora lungo il muro perimetrale Sud. Di fuori si estendeva il campo di reclutamento e formazione delle SS. Fuori dal KZ dopo il ´32 venne a costituirsi un´area per addestramento dei giovani nazisti che avrebbero poi preso le redini dei successivi campi di sterminio. Per chi doveva entrare nel KZ era l´ultimo ricordo di qualcosa che scorreva, dato che nel KZ tutto sembrava congelato ad un giorno ricorsivo.








"Chissá quante persone avranno percorso per l´ultima volta il Lager Straße...di corsa per l´appello (Roll Call) e per un´ennessima punizione, un ennesimo insulto all´essere umano."



Eccoli gli esseri umani, ecco gli internati fotografati con disprezzo dall´alto verso il basso...tutti uguali...tutti perfettamente rapati e con le facce senza alcuna espressione.
Perfettamente consci di essere in un posto dove l´unica regola che conta e vivere un´altra giornata...
Perfettamente allineati in una posa per nulla naturale...




La striscia verde ironicamente chiamata Zona Gialla era la zona in cui i militari SS era liberi di sparare a vista, liberi di uccidere senza motivo (seppure ve ne fossero stati!!).
Era il gioco del militare annoiato che preso di mira un internato gli comandava di correre...correre verso la morte!!





La Baracca X era il luogo di sterminio di massa...dove all´interno vi era la camera a gas...la scritta invece riporta la parola "Bagni"!!!








I Forni crematori penso non abbiano bisogno di alcun commento!!



MAI PIÚ

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